Orvieto Classico

Paglierino brillante, regala al naso ricordi di frutta bianca e fiori di biancospino. Corrispondenza gusto-olfattiva, ha una sua struttura e piacevole bevibilità. Ideale per antipasti, primi piatti a base di frutti di mare e carni bianche (anche alla griglia). Servire alla temperatura di 8-9°.

Il grande poeta Gabriele D’Annunzio è legato a Orvieto per avere decantato in diverse occasioni le qualità dei vini del luogo e la sua storia letteraria s’intreccia con quella di Cardeto per un fatto curioso. Il 13 ottobre del 1903, Gabriele D’Annunzio compose Alcyone, e in un passo lirico, invento la parola “rupestro”. Una nuovo aggettivo che meglio spiega la sensazione dello scrutare dall’alto - nota ad ogni abitante di Orvieto - e che Cardeto ha fatto suo per dare il nome ad uno dei suoi vini più importanti: l’Orvieto Classico Rupestro. […] Icaro disse: “La figlia del Sole a me poggiata come ad un virgulto sul limite dei paschi guatava il candido armento dei buoi pascere lungo il Cèrato rupestro. […]